L’argomento di oggi riguarda una marca di automobili che porta un nome femminile: la britannica “Lola”. Per l’occasione alleghiamo una foto della sua “superlativa” GT del 1963.
L’origine del nome pare sia dovuto ad una canzone di gran successo negli anni ’50, “Whatever Lola wants” (“Tutto quella che Lola vuole”) che recitava: “tutto quello che Lola vuole / Lola ottiene”.
Il motivo piaceva molto al geniale costruttore inglese Eric Broadley che, secondo alcuni, l’adotto per la sua marca di auto sportive.
Questi, per la verità, non ha mai confermato né smentito la circostanza, lasciando avvolta nel mistero l’origine del nome della sua piccola azienda che, dalla fine degli anni ’50, ha prodotto un numero infinito di auto da corsa di tutte le categorie.
La “GT” raffigurata, contribuì al coinvolgimento del costruttore inglese nel progetto della Ford GT40, l’auto con la quale, dal 1964, gli americani sfidarono il dominio assoluto di Ferrari nelle corse per il Campionato Internazionale Marche compresa la 24 ore di Le Mans.
Il VCCL
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