13° Meeting di Albaro

Domenica 26 Febbraio 2020

Che dire, il tradizionale ritrovo di Albaro con prove cronometrate, ogni anno sorprende sempre di più. Sarà la comodità di essere in città, sarà il gradevole contesto offerto da piazza Leopardi, sarà il bel tempo che ha accompagnato la manifestazione, fatto sta che l’evento ha registrato il “tutto esaurito” costringendoci, purtroppo, a dover escludere qualche iscritto dell’ultima ora.
I due ristoranti opzionati – Vegia Arbà e Le Cicale – che ringraziamo per la disponibilità offerta fino all’ultimo nell’accogliere le oltre ottanta persone presenti per il pranzo, erano davvero stipati! Forse l’anno prossimo dovremo cercarne un terzo, ma dividere ulteriormente i concorrenti non ci convince del tutto.
Un plauso va anche alla Polizia Municipale, che ha gestito con grande professionalità l’andirivieni delle sessanta macchine iscritte tra la piazza e Via Zara.
Venendo alla manifestazione vera e propria, hanno partecipato molte auto interessanti: Ford Cortina Lotus del 1965, Lancia Ardea, Alpine A110, Fiat 1100B cabriolet Monviso del 1948, Cadillac 62 coupé del 1950, Alfa Romeo Giulietta berlina del 1958 e Giulia TZ del 1965, per citarne alcune.
Solo tre, e per questo ammiratissime, le “anteguerra”: le Fiat 514 spider e 508 C, e la Austin Seven Opal degli anni trenta.

Presenti anche alcuni motocicli che, ricordiamo, sono sempre graditi.
Ciò detto, ha destato grande curiosità la presenza di altri due veicoli che meritano una citazione a parte. Dopo molti anni di letargo, è infatti riapparso il pulmino del nostro club. Si tratta dell’OM Lupetto del 1962 che abbiamo finalmente riportato in strada grazie alla volontà di alcuni di noi, e alla collaborazione dell’Officina Biggi che ha ricondizionato completamente l’impianto frenante ricostruendo molti particolari ormai introvabili. Forse è stata l’attrazione principale della giornata; lo useremo ancora.
Si è poi fatta notare l’inedita barchetta Crosley Hot Shot “super sport” del 1950 del socio Stefano Parodi. La Crosley è stata una piccola casa americana operativa dal 1939 al 1952. Era specializzata nella produzione di “microcar”, in totale controtendenza alle usuali dimensioni delle 
macchine d’oltreoceano. Nei suoi cataloghi erano presenti berline, station wagons, furgoncini, ma anche spider e una piccola jeep.
Il motore è un quattro cilindri di 724 cc. monoalbero in testa con cambio a tre marce. Il modello “super sport” è la versione corsa della Hot Shot, monta quattro freni a disco, pesa solo 450 Kg., e l’abitacolo è privo di qualsiasi finitura considerata superflua. Uno o due “wind screen” in plastica sostituiscono il più grande parabrezza della versione normale. Negli Stati Uniti, il tipo corsa ha avuto un passato sportivo intenso culminato con la vittoria alla 6 Ore di Sebring del 1950 in Florida. Quella corsa inaugurò il circuito ricavato in un aeroporto, proiettandolo nella storia. Alla prova parteciparono una trentina di macchine, tra le quali anche alcune Ferrari ben più performanti. Di primo acchito, a guardare la classifica finale disponibile in rete, sembra che l’ordine d’arrivo contenga delle inesattezze. Non è stato semplice trovare la spiegazione, ma poi (grazie web!) è risultato che il regolamento della competizione prevedeva l’applicazione di coefficienti correttivi a seconda della cilindrata dei motori, e così la vetturetta americana risultò prima davanti ad una Ferrari 166 MM.

Dopo la passerella, il Meeting di Albaro è proseguito con le prove cronometrate, e a primeggiare è stato il nostro Arturo Bottaro che ha preceduto Formento, Billi, Graziani e Torrisi; classifica e galleria fotografica sono in allegato.
Concludiamo ringraziando per la collaborazione il Municipio Medio Levante e il CIV Arbà, invitando tutti al prossimo evento “dinamico” che si terra il 21 Marzo alla marina dell’aeroporto.


Il VCCL