Domenica 21 Aprile: un’avanguardia del Veteran scende dall’ OM Lupetto 1962, condotto con mano esperta da Antonio Zuffanti.
I colori di via Mazzini, accesi dal sole di una giornata gloriosa e confusi con le ombre del primo mattino; i volontari, già all’opera nelle rispettive postazioni; gli ultimi preparativi condotti dagli infaticabili addetti della Croce Verde: tutto ciò crea un’atmosfera che è in miniatura quella che si vive a Montecarlo, il giorno del Gran Premio. Ravviva lo spirito, rende leggeri gli ultimi lavoretti, predispone ad un benvenuto ancora più caloroso alle protagoniste dell’evento: le oltre trenta vetture del nostro club.
L’aria ossigenata contribuisce al benessere dei propulsori ed il sole ormai alto esalta le linee delle carrozzerie.
Il tempo degli accrediti scorre veloce, tra due chiacchiere, un caffè, la deliziosa focaccia ed i dolcetti offerti dai nostri gentili anfitrioni.
Consapevoli delle difficoltà del percorso di gara, qualcuno dei maghi del cronometro approfitta dell’attesa per una rapida verifica del tracciato.
Piazza XXVI Aprile e le vie adiacenti si animano di spettatori. I concorrenti sembrano trarre un ulteriore motivo di impegno dal tifo del pubblico.
Alle 10, iniziano le partenze.
Si guida con saggezza e misura, ma – tra una sgasata sfuggita per eccesso di entusiasmo ed un accenno di controsterzo, a cui la pavimentazione levigata obbliga le auto più potenti – ricompare il “fantasma dell’aiuola” e, stregato dal suo maligno lenzuolo, uno dei favoriti centra lo spigolo di quella che introduce alla sezione di ritorno. Rumore coreografico, danni materiali limitati, autostima pesantemente avvilita, addio al podio. Con i maestri che ci sono intorno, ogni respiro emesso con il ritmo sbagliato può costare posizioni importanti.
Attimi di gelo quando un concorrente particolarmente dinamico si lancia per la seconda prova, senza che tutti abbiano concluso la prima. Gli amici Cronometristi lanciano strali telefonici all’indirizzo di chi vi scrive.
Lo spirito di iniziativa e la paziente buona volontà di una navigatrice a cui non saremo mai abbastanza grati, risolve la situazione ed evita il deferimento del sottoscritto ai Probi Viri.
Alle 12.30, motori spenti in attesa della classifica, che vede al terzo posto Corrado Caligaris con la sua Fiat Coupè Scioneri 1962, preceduto al posto d’onore da Gian Paolo Billi al volante della aristocratica Fiat 508 C Trasformabile, che insieme scortano il vincitore, Arturo Bottaro e la scattante Innocenti Mini Cooper 1973.
Il Comune di Bogliasco offre tre targhe speciali che vengono assegnate: alla vettura più anziana, la Fiat 508 S Balilla Coppa d’oro di Giorgio Spina, condotta dal figlio Marcello; al concorrente più giovane, Adriano Stecher con la sua Citroen 2CV blu; all’ultimo classificato, Pier Lugi Giustini al volante della Porsche 911 Carrera 4 Cabrio, che sicuramente dimostrerà in futuro che oggi è mancata la fortuna, ma non certo il valore.
Dopo aver indirizzato un doveroso e sentito ringraziamento al Comune di Bogliasco, nella persona del sindaco Luca Pastorino; alla Polizia Municipale, guidata con delicata fermezza da Emanuela Rovegno; alla Croce Verde, co-ordinata dall’onnipresente Roberto Vescina; all’ineguagliabile co-ordinatore dr. Guerino Romeo; ai Cronometristi; nonché ai i magnifici volontari, gambe sotto il tavolo da “Just Peruzzi”, chi in veranda, chi al sole della ineguagliabile terrazza, ma tutti soddisfatti per queste ore serene.
Il VCCL
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